giovedì 1 ottobre 2009

Fisica e Realtà. Dov'è la linea di demarcazione?

Discutere su dove sta la linea di demarcazione tra interpretazione Fisica dei fenomeni e Realtà oggettiva e concreta di questi, è cosa veramente ardua. Anche nella comunità scientifica non esiste ancora un accordo ed un consenso chiaro su tale argomento.
Gli articoli e i libri di divulgazione di argomenti di fisica teorica, ci presentano la Fisica come quella disciplina che dovrebbe spiegarci il perchè di ogni cosa che esiste e accade. Questo atteggiamento è probabilmete conseguenza degli enormi passi avanti che sono stati fatti nell'ultimo secolo verso la comprensione dei fenomeni cosmologici da una parte e atomici dall'altra, tanto che molti importanti scienziati scrivono libri su libri, in cui si ipotizza il raggiungimento a breve tempo della scoperta e della comprensione di 'Dio'.
E' bene dire che questi libri sono fatti per lo più per essere venduti e per generare introiti economici verso chi li scrive, così come i sensazionali articoli che compaiono di tanto in tanto sui quotidiani, in cui nuove scoperte e grandi esperimenti vengono dotati di significati sovrannaturali.
Pur comprendendo che se non fossero presentati in questo modo, il 99% delle persone non sarebbe interessata a leggerli e quindi a comprarli, è bene non ingannare queste persone facendole credere che la fisica può spiegare il perchè esiste il mondo e l'universo tutto. In questa tentazione, come detto, cadono spesso anche molti importanti studiosi, ed anche chi non lo fa consciamente per scrivere libri, a lungo andare si convince che sia effettivamente così. In verità questo argomento nasce da una confusione di livelli di indagine e descrizione.
Io non mi reputo all'altezza di poter spiegare la linea di demarcazione tra Fisica e Realtà, lascio che questo sia studiato da chi ne ha le giuste competenze, ma nel mio piccolo vi voglio presentare quelle che sono le mie impressioni e le mie congetture a riguardo.
In questa esplorazione partiamo da ciò che è certo:

- L'oggetto di indagine della Fisica sono i 'sistemi', dove con sistemi si intende qualunque insieme di cose concrete e misurabili in qualche maniera.
- L'azione di indagine che la Fisica compie sull'oggetto 'sistema' e quella di analizzarne il 'comportamento', ovvero di studiarne il modo in cui questo si evolve partendo da una certa configurazione delle cause che lo fanno evolvere.
Una prima conseguenza che possiamo già trarne è che la fisica non spiega il 'perchè' un sistema evolve (esistenza delle cause), bensì il 'come' lo fa quando è sottoposto a quelle determinate cause.
- Lo strumento usato dalla Fisica per indagare il 'comportamento' del sistema, quindi il 'fenomeno', è l'uso dell'esperimento, ovvero l'isolamento del sistema in determinati modi e il sottoponimento di questo ad un certo numero di insiemi diversi di cause.
- L'esperimento ha tra le sue caratteristiche peculiari che deve essere riproducibile in situazioni diversificate e conosciute a priori in modo da poter dedurre un'uniformità di comportamento del sistema quando viene sottoposto ad un'unico insieme di cause.
- La spiegazione dell'unico comportamento conseguente ad un'unico insieme di cause viene data con la formulazione di una 'Legge Fisica' in forma matematica.

Leggendo questi punti ci rende subito conto che all'atto dell'applicazione dello strumento di indagine, ovvero dell'esperimento, già avviene la separazione dalla Realtà concreta del fenomeno, intesa come la totalità delle interazioni ambientali in cui il sistema è immerso in condizioni normali. Inoltre la formulazione della legge fisica in forma matematica, è fatta sull'unico comportamento conseguente a cause note a priori.
La legge fisica mostrata sottoforma di 'modello matematico' del fenomeno, rappresenta e spiega quindi una precisa modellazione semplificata (determinate cause, comportamento riproducibile in diverse condizioni ambientali) dell'evoluzione naturale, ciò Reale e concreta, del sistema indagato.

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